#38 POLLICINO
Pollicino
La fiaba di pollicino per i più piccini rivisitata da Gandalf Gray.
C'era una volta un povero boscaiolo e sua moglie che vivevano in una piccola casetta ai margini di un grande bosco. Avevano sette figli, tutti maschi, e il più giovane era così piccolo che lo chiamavano Pollicino. Nonostante la sua piccola statura, Pollicino era molto intelligente e furbo.
Un anno ci fu una terribile carestia e la famiglia non aveva più nulla da mangiare e tantomeno i soldi per comprare il cibo. Il boscaiolo e sua moglie, disperati, pensarono che se i figli fossero stati liberi di procurarsi di che sfamarsi, forse almeno loro avrebbero potuto salvarsi; decisero quindi di abbandonare i figli nel bosco, sperando così di salvarli dalla fame.
Pollicino, che aveva sentito i genitori parlare del loro piano, decise di raccogliere dei sassolini bianchi e di metterli nella sua tasca.
Il giorno dopo, i genitori portarono con una scusa, i bambini nel cuore del bosco e li lasciarono lì mentre si loro si allontanavano.
Pollicino, però, aveva lasciato cadere lungo il cammino i sassolini bianchi, così che lui e i suoi fratelli potessero seguire la traccia per tornare a casa. Quando calò la notte, i bambini per merito di pollicino trovarono facilmente la strada di casa seguendo i sassolini luccicanti sotto la luna.
I genitori furono molto sorpresi di vederli tornare, ma la carestia incalzava e pochi giorni dopo decisero di abbandonarli di nuovo. Questa volta Pollicino non ebbe il tempo di raccogliere i sassolini ma la sua furbizia lo aiutò così pensò di utilizzare delle briciole di pane che aveva con sè. Tuttavia, mentre camminavano nel bosco, gli uccelli mangiarono tutte le briciole e i bambini non trovarono più la strada del ritorno e si persero.
Dopo aver vagato a lungo, i fratelli trovarono una grande casa nel bosco. Bussarono alla porta e una donna li accolse. Era la moglie di un orco che mangiava i bambini, ma vedendo la loro misera condizione, ebbe pietà di loro. Tuttavia, l'orco tornò a casa quella sera e sentì l'odore dei bambini. Appena li vide già aveva l’acquolina e voleva mangiarli, ma la moglie riuscì a convincerlo ad aspettare il giorno dopo.
Durante la notte, Pollicino scambiò i loro berretti con le corone delle figlie dell'orco. Quando l'orco, nel buio, andò a cercare i bambini, finì per uccidere le proprie figlie. Pollicino e i suoi fratelli scapparono immediatamente.
Mentre fuggivano, Pollicino rubò le scarpe magiche dell'orco, che permettevano a chiunque le indossasse di fare sette leghe con un solo passo.
Pollicino indossò le scarpe magiche dell'orco, e cominciò a correre come il vento.
Mentre viaggiava, sentì delle conversazioni tra alcune persone potenti, e scoprì che il re aveva bisogno di un messaggero rapido per trasportare urgentemente dei documenti importanti. Pollicino si offrì volontario e, grazie alle scarpe magiche, riuscì a completare il compito in tempi record. Il re, impressionato dalla velocità e dall'efficienza di Pollicino, lo ricompensò generosamente con una grande somma di denaro.
Con il tesoro ottenuto dal re, Pollicino tornò a casa e poté migliorare la vita della sua famiglia, che non dovette più soffrire la fame. Pollicino e i suoi fratelli vissero felici e contenti, e i genitori non pensarono mai più di abbandonarli.