#45 LA CASA PER LA RONDINE
La casa per la rondine.
Fiaba per i più piccini Scritta e narrata da Gandalf Gray
C'era una volta una famiglia di rondini che viveva felice e serena in un piccolo nido tra i rami di un grande albero. Giunse l'autunno, e come ogni anno, era tempo per le rondini di migrare verso terre più calde. Ma proprio alla vigilia della partenza, il capofamiglia, il saggio e coraggioso Gioele, si ferì un'ala e non riusciva più a volare.
"Non posso volare, miei cari," disse il capofamiglia con voce triste, "Dovete andare senza di me. Io cercherò riparo qui nel bosco fino alla primavera."
La sua famiglia , con grande dolore, dovette acconsentire e partire senza di lui, promettendo di tornare al più presto possibile.
Gioele, ferito iniziò così la sua ricerca di un rifugio sicuro per l'inverno. Volò con fatica da un albero all'altro, chiedendo ospitalità. Prima si avvicinò alla maestosa quercia.
"Quercia gentile, potrei trovare rifugio tra i tuoi rami fino alla primavera?" chiese Gioele.
"Mi dispiace, piccolo rondone," rispose la quercia con una voce possente, "i miei rami sono già pieni e non ho spazio per te."
Gioele, sebbene deluso, non si arrese. Volò allora verso il frassino.
"Frassino amico mio, potrei trovare riparo tra le tue foglie per l'inverno?" chiese speranzoso.
"Non posso aiutarti," rispose il frassino con tono freddo, "ho già troppe responsabilità."
Il rondone si rivolse quindi al salice, all'olmo, e a molti altri alberi del bosco, ma ovunque ricevette la stessa risposta negativa. Stremato e quasi senza speranza, giunse infine sotto un pino.
"Carissimo pino, sono ferito e non posso migrare. Potresti offrirmi rifugio tra i tuoi rami per l'inverno?" chiese con voce debole.
Il pino, vedendo la sofferenza del rondone, rispose con gentilezza: "Certamente, caro Gioele. Trova riparo tra i miei rami e rimani quanto ti serve. Sarò felice di proteggerti dal freddo."
Il rondone, finalmente al sicuro, ringraziò il pino con tutto il cuore e si sistemò tra i suoi rami, trovando calore e protezione per tutto l’inverno.
Dio, osservando dall'alto tutto ciò che era accaduto, decise di punire gli alberi che avevano negato aiuto al rondone in difficoltà. Così decretò: "Da questo momento, tutti gli alberi che hanno rifiutato il rondone perderanno le loro foglie ogni inverno, come segno della loro mancanza di compassione. Solo il pino, che ha mostrato gentilezza e generosità, manterrà le sue foglie verdi tutto l'anno."
E così fu. Da quel giorno, ogni inverno, gli alberi del bosco perdevano le loro foglie, rimanendo spogli e tristi, mentre il pino rimaneva sempre verde, simbolo eterno di gentilezza e ospitalità.
Il Gioele jtrascorse l'inverno al sicuro, e quando la primavera arrivò, guarito e forte, si riunì con la sua famiglia, raccontando loro la storia del pino gentile e della lezione di compassione che aveva imparato.
E vissero tutti felici e contenti, ricordando sempre il valore della gentilezza e dell'accoglienza verso chi è in difficoltà.