#91 3 IL SIGNORE DEGLI ANELLI di J.R.R. TOLKIEN
Cari ascoltatori eccoci di nuovo. Buon venerdì sera.
Promessa mantenuta. Oggi vi parlo della celeberrima trilogia di J.R.R. TOLKIEN :
“Il Signore Degli Anelli”.
Mettetevi comodi.
Una Premessa scontata, ma necessaria, anche se già sottolineata nell’episodio di ieri, riguardante “lo hobbit”, è di affrontare questa lettura con le idee chiare della costruzione che l’autore voleva per i suoi capolavori. Le sue ambientazioni non erano quello che può sembrare al lettore profano, ma fanno parte di un mondo reale da lui ideato e costruito in anni di lavoro, con dovizia di particolari : cartografia, linguistiche, cronologie, culture, situazioni, e così via.
La trilogia “Il Signore degli Anelli” che comprende La Compagnia dell'Anello, Le Due Torri e Il Ritorno del Re, è una narrazione travolgente che trasporta i lettori in un mondo di bellezza mozzafiato, paesaggi insidiosi e antica saggezza. Nelle pagine di questi tre volumi, Tolkien crea una mitologia riccamente dettagliata e meticolosamente ricercata, piena di storie ed eroi leggendari, e creature mitiche.
Nel regno della Terra di Mezzo, l'eterna lotta tra il bene e il male è una questione pervasiva in tutta la trilogia di Tolkien. Questa divisione non è semplicemente una questione di bianco e nero, ma piuttosto un’esplorazione sfumata delle aree grigie che esistono tra i due estremi. La magistrale narrazione di Tolkien mostra l’ambiguità morale, in cui anche i personaggi più ben intenzionati sono suscettibili all'influenza corruttrice del potere e al richiamo dell'oscurità.
Il personaggio di Gollum, è un esempio toccante di questa lotta morale. Un tempo uno hobbit di nome Sméagol, contrastato dalla sua seconda personalità, gollum con il desiderio ossessivo per l'Anello alla fine lo consuma, portandolo a una tragica spirale discendente di inganni e tradimenti. Il suo tumulto interiore, mentre lotta con i desideri contrastanti dei suoi personaggi "Sméagol" e "Gollum", funge da potente allegoria della condizione umana, evidenziando la fragilità della nostra determinazione morale di fronte alla tentazione.
Allo stesso modo, il carattere di Boromir, un guerriero nobile e valoroso, viene alla fine distrutto dal suo stesso desiderio di potere e controllo. La sua tragica caduta in disgrazia funge da ammonimento sui pericoli dell'ambizione incontrollata e dell'influenza corruttrice del potere dell'Anello. Attraverso questi personaggi, Tolkien illustra magistralmente la lotta universale tra il bene e il male, ricordandoci che anche i più ben intenzionati tra noi possono cadere preda dell'oscurità che si nasconde dentro.
Anche l’amicizia è un filo conduttore.
Il potere dell'amicizia e della fratellanza risuona profondamente in tutta la trilogia del Signore degli Anelli, fungendo da faro di speranza e ispirazione di fronte all'oscurità travolgente. Dal legame indissolubile tra Frodo e Sam, alla leale compagnia di Aragorn, Legolas e Gimli, la compagnia dell'anello è una testimonianza del potere di trasformazione dell'unità e della cooperazione.
Attraverso le relazioni tra i suoi personaggi, Tolkien illustra magistralmente i modi in cui l'amicizia può fornire conforto, forza e uno scopo nei momenti più difficili. Mentre i membri della compagnia intraprendono il pericoloso viaggio per distruggere l'Unico Anello, imparano a fare affidamento l'uno sull'altro, a confidare nelle abilità e capacità uniche dell'altro e a sostenersi a vicenda nei momenti più bui. In tal modo, dimostrano che, anche di fronte a difficoltà insormontabili, i legami di amicizia possono rivelarsi un potente catalizzatore di coraggio, perseveranza nonchè trionfo finale.
Inoltre, il tema dell’amicizia e della fratellanza funge da potente commento sull’importanza della comunità e della collaborazione di fronte alle avversità. In un mondo dilaniato da conflitti e divisioni, il ritratto di Tolkien della fratellanza come un'unità diversificata, ma coesa, offre un potente promemoria della forza che può essere trovata nell'unità e nella cooperazione. Mentre seguiamo il viaggio del portatore dell'anello e dei suoi compagni, ci viene ricordato che anche le sfide più scoraggianti possono essere superate quando gli individui si uniscono per perseguire un obiettivo comune, uniti nella ricerca di un bene più grande.
Nel mezzo dell'epica lotta della Terra di Mezzo, una forza sottile ma insidiosa si intreccia nella narrazione, esercitando una profonda influenza sui personaggi e sul corso degli eventi. L'influenza corruttrice del potere, incarnata dall'Unico Anello. La presa dell'Anello sui suoi portatori è un capolavoro nella manipolazione psicologica del desiderio, dell'ambizione e della condizione umana.
Come un serpente che sussurra parole dolci all'orecchio della sua vittima, l'Anello si insinua nella mente di coloro che ne entrano in contatto, promettendo loro potere, gloria e controllo inimmaginabili. È un seduttore, un tentatore e un ingannatore, che sfrutta le paure e i desideri più profondi di chi lo porta. Dall'iniziale fascinazione di Bilbo per il potenziale di caccia al tesoro dell'Anello alla passione ossessiva e divorante di Gollum, l'influenza dell'Anello è una presenza costante e corrosiva che erode il tessuto morale di coloro che lo possiedono.
Attraverso l'influenza corruttrice dell'Anello, Tolkien illustra magistralmente i pericoli del potere incontrollato e le conseguenze devastanti del permettergli di consumarci. I portatori dell'Anello non sono malvagi per natura, ma piuttosto sono individui comuni che vengono gradualmente consumati dalla promessa di un potere illimitato e dal senso di invincibilità che offre. Man mano che la presa dell'Anello si fa più stretta, diventano sempre più isolati, paranoici e tirannici, perdendo il contatto con se stessi e il mondo che li circonda. In questo senso, l'Anello funge da potente simbolo della natura distruttiva dell'ambizione incontrollata, avvertendoci dei pericoli che si corrono nel permettere ai nostri desideri di consumarci.
Nel regno della Terra di Mezzo, la lotta tra luce e oscurità è un tema ricorrente. Questa dualità funge da simbolo potente, illuminando l’eterno conflitto tra speranza e disperazione, e tra il bene e male. La luce, spesso incarnata dagli Elfi, dai Maghi e dai Popoli Liberi della Terra di Mezzo, rappresenta le forze della creazione, della saggezza e della redenzione. È il faro di speranza che guida la Compagnia nel suo pericoloso viaggio, ricordandoci che anche nei momenti più bui c'è sempre una via da seguire.
D'altra parte, l'oscurità, incarnata dalla presenza malevola di Sauron e dei suoi servi, incarna le forze distruttive del caos, dell'ignoranza e della tirannia.
Il potere del Signore Oscuro è una forza palpabile, che soffoca la terra e i suoi abitanti, gettando un'ombra di disperazione su tutto ciò che si trova sul suo cammino. La presenza stessa dell'oscurità sembra indebolire la volontà di resistere, lasciando anche il cuore più coraggioso vulnerabile alle tentazioni sussurrate del nemico.
Attraverso il simbolismo della luce e dell'oscurità, Tolkien trasmette magistralmente la lotta umana universale per mantenere la speranza nonostante le opprimenti avversità. Il destino della Terra di Mezzo è precariamente in bilico, mentre i Popoli Liberi vacillano sull'orlo della distruzione, il loro unico conforto è la fiamma tremolante della speranza che arde luminosa nei cuori dei coraggiosi e dei fedeli. Man mano che la storia si svolge, il lettore viene coinvolto in questa lotta epica, costretto a confrontarsi con l'oscurità dentro di sé e con il mondo che lo circonda, e a cercare la luce che lo guiderà attraverso il paesaggio insidioso delle proprie vite.
Nella narrazione, un personaggio si distingue come un capolavoro nella sua complessa identità: Gollum. Questa creatura enigmatica e conflittuale funge da riflesso della condizione umana, incarnando l'eterna lotta tra luce e oscurità, bene e male. L'esistenza di Gollum è un labirinto di contraddizioni, una danza paradossale tra i suoi due personaggi: Sméagol, l'innocente, e Gollum, il traditore.
Attraverso la narrativa torturata di Gollum, vediamo le conseguenze devastanti dell'ossessione, mentre l'insidiosa presenza dell'Anello erode lentamente il suo senso di sé. Il suo tumulto interiore è una manifestazione dell'esperienza umana universale, dove i confini tra il bene e il male sono costantemente sfumati. Questo conflitto interno ci ricorda in modo toccante che le nostre identità non sono fisse, ma piuttosto fluide e suscettibili alle forze che ci modellano. Mentre approfondiamo la psiche di Gollum, siamo costretti ad affrontare gli aspetti più oscuri della nostra stessa natura e i terribili costi che comporta permettere ai nostri desideri di coesistere.
Un altro punto focale di Tolkien è un commento sottile ma potente sugli effetti devastanti dell’industrializzazione sul mondo della natura.
Gli eserciti meccanizzati dell'oscuro signore Sauron, eruttando fumo e fuoco, fungono da severo avvertimento contro la marcia incontrollata del progresso e la distruzione dell'ambiente. Le terre un tempo incontaminate della Terra di Mezzo, ricche di antiche foreste, montagne maestose e fiumi scintillanti, sono devastate dalle guerre degli uomini e dalle forze oscure che cercano di dominarle.
I paesaggi desolati di Mordor, segnati dai fuochi del Monte Fato e dalle distese di cenere di Gorgoroth, rappresentano una testimonianza inquietante delle conseguenze dello sfruttamento del mondo naturale per il potere e il profitto. Gli Ent, quegli antichi esseri simili ad alberi, fungono da potente simbolo della resistenza del mondo naturale alle forze dell'industrializzazione. I loro movimenti lenti e deliberati e l'antica saggezza sono un toccante contrappunto al ritmo frenetico e meccanizzato della modernità.
Nel mezzo di battaglie epiche e creature mitiche è facile capire la marcata assenza delle donne. Tuttavia, un esame più attento rivela la velata presenza di personaggi femminili che sfidano gli stereotipi tradizionali e incarnano potenti ideali femministi.
Dal saggio e compassionevole personaggio di Galadriel, che esercita un potere e un'influenza considerevoli, alla coraggiosa e determinata Éowyn principessa di Rohan, che alla fine sconfigge il servitore più temuto del Signore Oscuro Sauron, le donne nella Terra di Mezzo svolgono un ruolo cruciale nel plasmare la narrazione e i suoi temi.
La rappresentazione delle donne da parte di Tolkien è particolarmente degna di nota in un'epoca in cui la letteratura fantasy era spesso dominata da protagonisti maschili e da società patriarcali.
Vediamo in breve le fasi salienti dei tre libri della trilogia divisi sapientemente dal regista in tre film.
La compagnia dell’anello :
Un prologo che vede il il signore degli elfi forgiare gli anelli del potere che poi verranno distribuiti a umani, elfi, e nani sotto l’oscura signoria di Sauron.
La storia inizia nella Contea, dove incontriamo Bilbo Baggins (Ian Holm) reduce dalle avventure de lo hobbit, e suo nipote Frodo (Elijah Wood) nel loro pacifico villaggio hobbit di Hobbiton.
* Gandalf il Grigio (Ian McKellen) arriva e scopre che l'anello di Bilbo è, in effetti, l'Unico Anello creato da Sauron.
* Bilbo passa l'anello a Frodo e Gandalf lo avverte del pericolo che rappresenta.
Frodo intraprende il suo pericoloso viaggio per distruggere l'Anello nelle fiamme del Monte Fato, accompagnato dai suoi fedeli amici hobbit Sam (Sean Astin), Merry (Dominic Monaghan) e Pippin (Billy Boyd).
* Incontrano il sinistro straniero, Strider (Viggo Mortensen), che diventa la loro guida e protettore.
Gli hobbit arrivano a Gran Burrone, la comunità nascosta degli Elfi, dove incontrano Elrond (Hugo Weaving) e ha luogo il Consiglio di Elrond.
* Il Consiglio decide che l'Anello deve essere distrutto e viene formata una compagnia di nove membri per intraprendere la ricerca.
Viene formata la Compagnia dell'Anello, composta da Frodo, Sam, Merry, Pipino, Gandalf, Grampasso, Legolas l'Elfo (Orlando Bloom), Gimli il Nano (John Rhys-Davies) e Boromir di Gondor (Sean Bean).
La Compagnia si avventura nelle pericolose miniere di Moria, dove incontrano il terrificante Balrog e Gandalf cade nell'abisso.
* La Compagnia è costretta a fuggire da Moria e viene inseguita dagli orchi e dagli Uruk-hai.
La Compagnia raggiunge il Bosco Dorato di Lothlórien, dove incontra la regina degli Elfi Galadriel (Cate Blanchett).
* Galadriel mette alla prova la risolutezza di Frodo e gli mostra visioni del futuro.
La Compagnia cade in un'imboscata da parte degli Orchi e degli Uruk-hai a Parth Galen, e Boromir cerca di prendere l'Anello da Frodo.
* Frodo decide di proseguire il viaggio da solo, ma Sam insiste per accompagnarlo.
La Compagnia viene distrutta e i membri sono costretti a fuggire in direzioni diverse.
* Frodo e Sam si avviano verso Mordor, mentre gli altri vengono inseguiti dai nemici.
le due torri
Aragorn, Legolas e Gimli cercano Merry e Pipino.
* Frodo e Sam incontrano Faramir, il fratello di Boromir, che è diviso tra il suo dovere di difendere Gondor e il suo desiderio di prendere per sé l'Unico Anello.
* Aragorn, Legolas e Gimli incontrano i Rohirrim, un gruppo di signori dei cavalli, e formano un'alleanza con loro.
* Frodo e Sam vengono catturati dagli uomini di Faramir e portati a Osgiliath, dove incontrano Faramir. Frodo è tentato dall'offerta di Faramir di portare l'Anello a Gondor, ma alla fine decide di proseguire per Mordor.
* Aragorn, Legolas e Gimli scoprono che Merry e Pipino sono stati portati dagli Uruk-hai a Isengard, la roccaforte di Saruman.
* Inizia la battaglia del Fosso di Helm, mentre gli eserciti di Rohan e i loro alleati si difendono dagli eserciti di Saruman.
Frodo e Sam fuggono dagli uomini di Faramir e continuano il loro viaggio verso Mordor, incontrando il perfido Gollum lungo la strada.
* La battaglia del Fosso di Helm raggiunge il suo culmine, con Aragorn, Legolas e Gimli che combattono coraggiosamente per difendere la fortezza.
* Gandalf ritorna, dopo aver sconfitto il Balrog, e aiuta a cambiare le sorti della battaglia.
Frodo (Elijah Wood) e Sam (Sean Astin) che continuano il loro pericoloso viaggio per distruggere l'Anello tra le fiamme del Monte Fato.
* Nel frattempo, Aragorn (Viggo Mortensen), Legolas (Orlando Bloom) e Gimli (John Rhys-Davies) stanno cercando Merry (Dominic Monaghan) e Pippin (Billy Boyd), che sono stati fatti prigionieri dal nemico.
Frodo e Sam affrontano numerose sfide mentre esplorano l'insidiosa terra di Mordor, inclusi gli incontri con il letale Shelob e l'infido Gollum.
* Aragorn, Legolas e Gimli uniscono le forze con l'Esercito dei Morti per sconfiggere gli eserciti di Mordor e distrarre l'attenzione di Sauron da Frodo e Sam.
* Inizia la battaglia di Minas Tirith (Gondor), con gli eserciti di Rohan e Gondor che combattono contro gli eserciti di Mordor.
Frodo e Sam raggiungono il Monte Fato, dove affrontano la loro sfida più grande: distruggere l'Anello nelle profondità infuocate del vulcano.
* Gollum attacca Frodo e Sam, e nella lotta che segue, l'Anello viene distrutto, ma non prima che Gollum cada mortalmente nella lava.
* L'Oscuro Signore Sauron viene sconfitto e il suo potere è spezzato.
* La Battaglia di Minas Tirith si conclude con la vittoria dei Popoli Liberi della Terra di Mezzo.
* Aragorn viene incoronato Re Elessar e sposa Arwen (Liv Tyler) a Minas Tirith.
* Frodo, ora ferito e stanco, parte dalla Terra di Mezzo, navigando verso le Terre Immortali con gli Elfi.
Se fino a questo punto siete stati catturati in questo vortice di avvenimenti non vi resta che destinare parte delle vostre vacanze e dedicarvi all’appassionante lettura di questa fantastica trilogia, o se proprio siete pigri o non avete sufficiente tempo da dedicare con 9 ore di lungometraggio ve la potete cavare.
Sperando di avervi portato una ventata di energia vi ringrazio di avermi seguito fino a questo punto e vi aspetto al prossimo episodio sul canale Gandalf Gray. Vi prego, diffondetemi, cliccate su segui e darete speranze di vita al nostro lavoro.
A presto amici.